L’ipnosi è una pratica medica e clinica utilizzata in ambito psicoterapeutico al fine di trattare problematiche psicologiche e psicosomatiche e di migliorare il benessere e l’adattamento generale.  

È uno stato di coscienza modificato che permette di sperimentare sensazioni, pensieri, memorie, emozioni e fantasie e che aiuta ad entrare in contatto con gli stati più profondi della mente, in modo da sviluppare maggiore consapevolezza ed accedere alle risorse personali.

Ma funziona davvero? 

L’ipnosi ha solidi fondamenti scientifici, e le evidenze sia in ambito psicologico che in ambito medico sono numerosissime. Essa non è solo mera suggestione, ma è una tecnica efficace che permette di gestire ansia, paura e depressione, di superare traumi e di modificare la sensibilità al dolore fino a raggiungere l’analgesia ed a consentire interventi operatori con la sola anestesia ipnotica.

Le applicazioni dell’ipnosi in psicoterapia sono molteplici; uno degli utilizzi più efficaci è quello di fornire strumenti, ovvero una ‘cassetta degli attrezzi’, per affrontare disturbi d’ansia, di panico e fobie, caratterizzati da sensazioni di tensione, minaccia, preoccupazione, cambiamenti a livello fisiologico come tachicardia, respiro più frequente, senso di oppressione al petto, vertigini, nausea.

Il trattamento di tali disturbi psicologici prevede che, con l’ausilio della trance ipnotica, del rinforzo dell’Io attraverso l’ipnosi, delle tecniche di rilassamento profondo, il paziente venga accompagnato in un percorso che promuova lo sviluppo di strategie. Una volta acquisiti gli strumenti, con la tecnica dell’esposizione gli vengono fatte rivivere in immaginazione le situazioni che generano ansia e paura, in modo da permettergli di familiarizzare con esse e quindi di gestirle quando si ritroverà ad affrontarle nella realtà della vita quotidiana.

Ad un paziente con un disturbo di agorafobia (paura degli spazi aperti), che ad esempio teme di ritrovarsi in un centro commerciale gremito di gente, una volta che avrà rafforzato le sue risorse interne attraverso le tecniche ipnotiche, verrà fatto immaginare di attraversare la piazza di un mercato, affollata e caotica, in modo da ‘imparare’ ad affrontare, anziché evitare, una situazione per lui fobica. 

Quando si voglia aiutare il paziente ad affrontare e a gestire l’ansia è opportuno, inoltre, tenere presente il circolo vizioso che si crea tra ansia e scarsa autostima.  Avvalendosi dell’ipnosi, il terapeuta guida il paziente in un percorso di crescita dell’autoefficacia, della sicurezza in sé stesso e della fiducia nelle proprie risorse interne. Accompagnando il paziente in esercizi di rilassamento profondo, di concentrazione, di respirazione controllata e consapevole, è possibile intervenire sulla sua autostima ed incrementare le sue capacità di autodeterminazione. Tutto ciò influirà positivamente sulla gestione dell’ansia e dei disturbi ad essa correlati.

In conclusione, è bene sapere che avere ansia è normale, quando essa è transitoria e proporzionata agli eventi da affrontare. L’ansia è adattiva, perché ci informa della presenza di uno stimolo minaccioso e ci guida alla ricerca di soluzioni adeguate. Diventa ‘patologica’, invece, quando incide sulla qualità della vita familiare, lavorativa e relazionale di una persona. In questi casi è consigliabile contattare uno specialista per poter acquisire gli strumenti che permetteranno di comprenderne l’origine e di riportarla ad una intensità nella norma.

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